mercoledì 31 maggio 2017

Knitcafè in Villa

Vi aspettiamo sotto gli storici portici di Villafranca Piemonte per festeggiare l’edizione 2017 della
GIORNATA MONDIALE DELLA MAGLIA IN PUBBLICO
World Wide Knit in Public Day
Sabato 10 giugno 2017

Per partecipare all’evento è sufficiente presentarsi, dalle ore 15.00, con i propri “ferri del mestiere” ed il progetto che si intende realizzare o finire.
È’ infatti il momento per condividere il proprio progetto con altre appassionate e mostrare “al pubblico” la propria arte.
Elisa e Viviana accoglieranno chiunque abbia piacere di sferruzzare e condividere il proprio lavoro ai ferri o all'uncinetto; chi non ha mai preso in mano dei ferri (circolari o classici) e vuole imparare; bambini e adulti che vogliono imparare l'arte di lavorare i filati con le dita.
Via Caduti per la Libertà, 13
all'angolo con la pizza della chiesa parrocchiale

Davanti al
che metterà a disposizione i propri servizi per tutta la durata dell'evento, e sarà aperto alle partecipanti in caso di pioggia.

Evento inserito nell’elenco degli incontri riconosciuti ufficialmente (wwkipday - Knitcafè in villa

Per info contattateci tramite la pagina facebook o all'indirizzo knittingneta@gmail.com 

martedì 23 maggio 2017

Il bandolo letterario

E si è conclusa anche la 30esima edizione del Salone del Libro di Torino, e io visitai la prima edizione… e me la ricordo ancora bene! La cosa che ricordo maggiormente è la possibilità che i visitatori avevano di votare il libro preferito e in quell’anno furoreggiava “Il nome della rosa”.
Ricordi a parte, questo avvenimento culturale di così grande richiamo presta il fianco alla riflessione sulla relazione tra lavori manuali e libri. Da circa un anno infatti, pongo particolare attenzione ai personaggi dei libri che leggo e alle loro attività, cercando di trovare tra le pagine la descrizione -seppur minima- di sferruzzamenti vari o uso dell’uncinetto.

Il primo personaggio che ho trovato è Katerina Aleksandrovna Ščerbackaja, detta "Kitty", sorella minore della cognata di Anna Karenina e, secondo alcuni, sua antagonista amorosa. Non ho amato questo personaggio che rispecchia l’archetipo di tutto il maschilismo perbenista dei borghesi russi di fine ‘800: troppo bella, intelligente, giovane e perfetta per suscitarmi una qualche simpatia. Ebbene, la nostra beneamata in travaglio di parto del primo figlio si mette a sferruzzare! Mi pare evidente e superfluo rimarcare che Lev Tolstoj non abbia partorito, ovviamente perché maschio, ma mentre scrivevo cattiverie femministe un po’ datate mi è venuto alla mente che se questo autore (che ha sovente usato la propria esperienza personale per dare realtà ai personaggi) scrive che una cosa del genere, è perché nella sua esperienza personale ha visto delle donne (la moglie?) fare così. Non saprei che dire di queste donne, siamo d’accordo che sferruzzare rilassa, ma così mi pare eccessivo.

Il secondo personaggio è Alice, il mitico personaggio di Lewis Carroll, nel secondo capitolo della storia ossia “Alice attraverso lo specchio”. All’inizio di questa seconda avventura, proprio nelle primissime pagine, la protagonista è alle prese con un gomitolo, non per realizzare un progetto ma per riavvolgerlo e riparare alle malefatte della sua gattina nera. Anche qui potremmo sprecare parole, paroline e parolone sul valore del lavoro manuale per i ricchi borghesi del XIX secolo, ma ce ne esentiamo piacevolmente.






Non ho avuto il piacere di trovare (o ricordarmi, e propendo più per questa soluzione) altri personaggi nei libri che ho letto, anche nei grandi classici, che sferruzzino o facciano uncinetto, e meno che mai forcella. Possiamo dire che la caccia è aperta? E ovviamente non vale calare l’asso della Elizabeth Zimmermann, così è troppo facile!

martedì 16 maggio 2017

Manufatti con amore che celebrano l'amore


19-22 maggio 2017 sono le date della settimana milanese della sposa che festeggia il 40esimo anniversario: wow anche lei è degli anni ‘70! Senescenza a parte, l’abito da sposa evoca sempre particolari emozioni, anche a chi lo ha già indossato, e mi chiedo sempre il perché (anche se in realtà lo so).
Foto 1. Crissy 09/2016

Ci è balenata l’idea di scrivere un pensiero in merito a questa prestigiosa occasione mondiale perché negli ultimi dodici mesi siamo state alle prese, molto più del solito, con stole per abiti da sposa: a settembre 2016 ne ho realizzata una per Crissy all’uncinetto con il punto strega, adesso ne sto realizzando un’altra per Cristina con la forcella.

Foto 1a. Crissy 09/2016



Ma veniamo alla settimana della sposa e all’interessante sito dedicato. “In questo 2017, gli abiti da sposa stanno sbocciando e sono ricoperti di fantasie floreali irresistibili.” questa frase (presa dal sito Sposaitaliacollezioni) descrive l’andamento anche delle acconciature: nell’home page c’è una bellissima immagine di spose (foto 2) con fiori grandissimi utilizzati come acconciatura. Soprattutto per chi si diletta di uncinetto, sarebbe facilissimo realizzare un fiore o un bouquet, in tinta con l’abito o con i colori scelti come tema, da utilizzare come acconciatura.


Da sferruzzatrice seriale mi domando perché non ci sia mai una proposta seria di accessori e complementi fatti artigianalmente anche in fiere e manifestazioni della portata di quella di Milano, in fondo siamo il paese della creatività e dell’artigianato. Se non proponiamo noi italiani cose alternative ed innovative, chi le può proporre?

Foto 2. Home page Sposaitaliacollezioni
Ovviamente la memoria va al mio matrimonio. Nel 2002 quasi nessuno si sposava in inverno, a parte l’intramontabile 8 dicembre, e se trovare un abito per il 28 dicembre non è stato complicato, è stato complessissimo trovare qualcuno che mi facesse un coprispalle; avrei potuto farlo io, ma in quel periodo ero in una fase di non produzione. Fortunatamente un’abilisissima nonnina (nonna Maria) mi sferruzzò il prezioso elemento (stavo per scrivere accessorio) d’abbigliamento salvandomi dal freddo.

E proprio la paura del freddo mi aveva fatto tremare a inizio ottobre quando stavo terminando la stola per Crissy: temevo non sarebbe bastato il fine lavoro di ragno, temevo non la scaldasse a sufficienza in quei primi giorni di freddo. E mi sono sentita addosso una grande responsabilità per non aver pensato una cosa fatta per le basse temperature. Il martedì prima del matrimonio, provando la lunghezza,  Crissy con la sua solita stupenda calma e gentilezza mi ha detto di stare tranquilla che sarebbe andata bene e lei non avrebbe avuto freddo. E poi il giorno del matrimonio ho avuto il grandissimo piacere di vedergliela indosso, di vedere che tutti quei piccoli punti fatti con amore celebravano un amore. È stato un grande onore e una grande gioia vedere Crissy percorrere la navata ammantata del mio lavoro.

Riflettendo su questo avvenimento penso a quanto è piacevole creare cose e ancora di più è piacevole creare oggetti per persone speciali ed in occasioni speciali.

Sarebbe bello fare una community su cui caricare tutti i progetti che abbiamo fatto per le spose amiche o parenti.